Page 58 - Anthropos
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Bell’esemplare di slitta in miniatura, intagliata finemente, inviata a scopo didattico per 

l’Esposizione del 1925 a testimonianza di usi e costumi locali.



Originariamente le slitte erano realizzate con il legno dei relitti, ossa, corna di caribù e fissate 

con corde di tendine animale. Per ridurre l’attrito delle lame usavano diversi stratagemmi, come 


ricoprire i pattini con fango scaldato e poi cospargerli d’acqua che gelava immediatamente, 

divenendo lisci e scivolosi.



La slitta trainata dai cani, utilizzata come mezzo di trasporto e spostamento, fu introdotta 

presso le popolazioni Inuit nel Periodo Thule (1100–1700). I cani, particolarmente resistenti e 


forgiati al freddo intenso sono in grado di percorrere centinaia di chilometri senza mangiare 

e bere, si nutrono di pesce essiccato, si dissetano lappando la neve e dormono all’aperto tra i 


ghiacci.


La guida della slitta richiede una particolare abilità soprattutto per evitare il pericoloso 


intreccio delle cinghie durante la corsa.































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