Page 34 - Anthropos
P. 34
Questo modellino testimonia un antico metodo di pesca fluviale, nato nella Cina meridionale
e nel Sudest asiatico, ancor oggi molto diffuso.
I pescatori con piccole zattere, si spostano lungo i fiumi utilizzando una lunga pertica di
bambù con i loro preziosi uccelli, addestrati fin da piccoli alla pesca da riporto.
Lungo le infinite distese fluviali meridionali cinesi, i cormorani dormono di giorno lungo
le sponde, mentre di notte – alla luce della lampara – si tuffano per catturare i pesci che
fedelmente riporteranno al padrone. Il modellino con i suoi cinque cormorani mostra anche
un cestino con alcuni pesci.
L’importanza di questo modellino risiede nel suo valore storico narrativo poiché giunse per
l’Esposizione Missionaria durante l’Anno Santo del 1925, voluta da Papa Pio XI. Per l’occasione
furono inviati oggetti da tutto il mondo, ad esclusione dell’Europa, a testimonianza dei
differenti usi e costumi e, come in questo caso, i modellini raccontavano usanze e tradizioni
che non potevano essere illustrate se non attraverso degli esempi in miniatura.
L’esposizione ebbe un enorme successo, tanto che il Papa che l’aveva tenacemente voluta,
in occasione della sua chiusura (10–1–1926) poteva annunciare: “Sarà chiusa l’Esposizione
Missionaria, ma la preziosa suppellettile (...) non si disperderà, ma rimarrà come Museo
Missionario, come scuola, come libro sempre aperto...”. L’idea si concretizzò nel Museo
Missionario Etnologico del Vaticano.